Spider-Man No Way Home: gli sceneggiatori rispondo a delle domande sul finale del film

In un'intervista con Variety , gli sceneggiatori di Spider-Man: No Way Home Erik Sommers e Chris McKenna hanno spiegato cosa significa veramente il finale del film per il Peter Parker di Tom Holland, rispondendo anche ad alcune domande su cui gli spettatori erano confusi. Agli sceneggiatori è stato chiesto in che modo gli oggetti fisici sarebbero stati influenzati dall'incantesimo lanciato alla fine del film per far dimenticare a tutti che Peter era Spider-Man, come documenti pubblici e foto. Sommers ha dichiarato:

“Questa è la prima volta che ne abbiamo discusso. Eravamo tipo, facciamo una cosa tipo "Ritorno al futuro" in cui lo vedi svanire dalle foto? Ha ancora la patente o il passaporto? Ha solo portato a più domande.”

Sommers ha continuato dicendo di essere giunto alla decisione di scrivere il finale nel modo più soddisfacente, con l'intenzione di rispondere a qualsiasi domanda in un altro film futuro:

“Abbiamo deciso, proviamo a farlo nel modo più soddisfacente e concentriamoci solo sull'emozione. E poi se le persone hanno domande su alcuni di quei dettagli a cui non è stata data risposta qui, si spera che risponderemo in un altro film da qualche parte in futuro".

Gli scrittori hanno poi affermato che la produttrice di No Way Home, Amy Pascal, ha paragonato il film a un altro film chiamato "Il cielo può attendere", con le persone in quel mondo che dimenticano la persona pur essendo colpite dagli eventi accaduti:

"Le persone hanno avuto queste esperienze, ma iniziano a dimenticare la persona che conoscevano, ma sono state comunque colpite dagli eventi accaduti".

Ha poi aggiunto McKenna che era importante avere la scena in cui Peter di Holland incontra MJ mentre lavora nel suo negozio di ciambelle e decide di non provare a riconquistarla:

"Quella scena della ciambella, è lui che fa l'ultimo pezzo del sacrificio. Potrebbe dire tutto a loro. Potrebbe provare a riconquistare i suoi amici, ma tornerebbe subito al punto di mettere in pericolo i suoi cari portandoli nella sua vita. E non posso farlo.”